isabella luconi
isabella luconi

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLA PARTECIPAZIONE AGLI UTILI DEI LAVORATORI studiata da Isabella Luconi per il Circolo Iniziative di A.N. di Cagliari

Albert J. Dunlap: “L’impresa appartiene solo a chi investe in essa.

       Non appartiene ai dipendenti né ai fornitori e neanche

       al luogo in cui è situata”

 

RIFLESSIONI E PROPOSTE PER UNO

STATUTO PARTECIPATIVO”

 

PREMESSA

 

Non a caso abbiamo scelto questa frase di Albert J. Dunlap come riflessione sulla attuale società e sulle implicazioni valoriali che essa comporta.

Non siamo, perché non si può essere pro o contro la globalizzazione, ma ne prendiamo atto come quel fenomeno attuale, al quale bisogna imporre dei paletti affinché i suoi effetti non abbiano conseguenze disastrose..

La post-modernità sembra caratterizzarsi attraverso un paradosso: un maggiore e più diffuso benessere che sta generando un diffuso malessere, che spesso percepiamo senza riuscire a definirlo.

La scelta di un governo liberista non può che essere quella di creare le condizioni del soddisfacimento dei bisogni postmaterialisti, ovvero offrire al maggior numero di individui la possibilità di accedere alla logica dei consumi, anche se questo comporta il rafforzamento di un mercato aggressivo e competitivo con la conseguente scomparsa di molti valori etici.

La scelta di un partito di Destra, non può che essere quella che deriva dalle riflessioni sui grandi mutamenti in atto nella società mondiale che sta trasformando la vita quotidiana di tutti noi, annullando le radici che permettono all’uomo di autodefinirsi ed identificarsi.

Un partito che si definisce di Destra non può permettersi ancora di giocare con le sue “anime” in sterile contrapposizione, che nulla possono produrre se non annullare 2000 anni di storia di cultura di ideali.

Non può prevalere una Destra liberista o una Destra sociale, può esserci solo una Destra dei Valori. E quando questi valori sono minacciati, calpestati, e corrono il rischio di scomparire, la Destra non può che difenderli, aiutando in questo modo l’uomo a percorrere la strada di questo nuovo secolo così ricco di mutamenti e trasformazioni: questo è il compito che la storia gli ha assegnato.

Da queste riflessioni nasce la nostra proposta di uno Statuto Partecipativo, in quanto riteniamo che possa essere lo strumento più adeguato per creare l’orgoglio di una volontà produttiva, sviluppando quel sentimento di appartenenza alla propria comunità, alla propria terra, alla propria famiglia, in grado di contrastare tutti quegli aspetti negativi della globalizzazione, non a caso da taluni definiti come “l’apoteosi del capitalismo”.

  PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE N.

 

TITOLO I - DELLO STATUTO PARTECIPATIVO

 ART. 1

La Regione Sardegna, ai sensi della legge Costituzionale 18 Ottobre 2001 n. 3: “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”, e in coerenza con l’art. 46 della Costituzione promana lo Statuto Partecipativo dei Lavoratori.

 ART. 2

Il principio della Partecipazione è un valore guida per la tutela e la promozione del lavoratore capace di garantire la sua piena responsabilizzazione, riconoscendogli il diritto a collaborare alla gestione dell’Azienda.

 ART. 3

L’adesione da parte delle Imprese allo Statuto Partecipativo è facoltativa.

 ART. 4

Le Imprese che adottano lo Statuto Partecipativo sono legittimate ad accedere ai benefici della presente legge.

 TITOLO II - DEGLI ORGANIPARTECIPATIVI

 ART. 5

In ogni Impresa che adotti lo Statuto Partecipativo è previsto un Consiglio di cogestione aziendale composto da:

  • L’Imprenditore;
  • Il Consiglio di Amministrazione (o l’organo di gestione previsto dalla natura dell’Impresa)
  • Il Consiglio di gestione, costituito da un numero proporzionale di lavoratori in un rapporto 1/5.

 ART. 6

Il Consiglio di Cogestione si esprime, con parere vincolante, sulle:

-         scelte strategiche di mercato;

-         sulla pianificazione economica;

-         sulla remunerazione per obiettivi.

 ART. 7

E’ istituita una commissione di vigilanza, costituita dai rappresentanti dell’Impresa e dai rappresentanti di tutte le categorie dei lavoratori, nominati dalle rappresentanze sindacali.

 ART. 8

La Commissioneesercita poteri di controllo nelle materie inerenti l’organizzazione del lavoro, le pari opportunità, la formazione del personale, la sicurezza, la salute e la salubrità degli ambienti di lavoro.

La Commissioneesercita anche il ruolo di Collegio arbitrale, con poteri di intervento sanzionatorio nella ipotesi di violazione degli accordi partecipativi.

 TITOLO III   - DELLA PARTE ECONOMICA E DEGLI INCENTIVI

 ART. 9

Gli utili delle Imprese che adottano lo statuto Partecipativo sono esenti dalle Imposte di legge (oppure, in quale percentuale?). (1)

 ART. 10

Il ( % ?) dell’utile dell’Impresa è destinato ai lavoratori dipendenti, secondo la remunerazione per obiettivi e la pianificazione economica stabilita dal Consiglio di cogestione. (3)

 ART. 11

Per 5 anni dall’adozione dello Statuto Partecipativo, l’impresa è esente dagli oneri fiscali per le nuove assunzioni con contratto partecipativo a tempo indeterminato, e avrà una riduzione del 50% per i contratti già in essere.

 ART. 12

Al fine di garantire l’applicabilità dello Statuto Partecipativo alla realtà produttiva Sarda, composta prevalentemente da imprese di piccole dimensioni, è consentito alle medesime di stipulare un accordo di mercato, istituendo in maniera proporzionale alla loro dimensione, un Consiglio di cogestione comune.

L’accordo dovrà avere come obiettivo la crescita produttiva nel proprio settore e l’incremento occupazionale.

I nuovi progetti stabiliti nell’accordo potranno essere finanziati dalla Regione con il ( % ?) a fondo perduto. (2)

 ART. 13

Ai Comuni che incentiveranno nel loro territorio la adozione da parte delle Imprese dello statuto partecipativo, verrà assegnato un budget per la attuazione e/o l’ampliamento dello Sportello Unico delle Imprese.

 ART. 14

 Entro 30 giorni dalla approvazione della presente legge è istituita la “Commissione per l’applicazione dello Statuto Partecipativo”.

Composizione:………..       ……………..     ………………

ART. 15

Entro 30 giorni dalla sua costituzionela Commissionedovrà predisporre i regolamenti attuativi della presente legge e stabilire i criteri di accesso alle agevolazioni previste nell’art. 12 e 13.

ART. 16

Gli oneri derivanti dalla applicazione della presente legge sono posti a carico del Fondo …………………………………………………………………………..

 

 

dedicato a Isabella

Questo sito è dedicato alla memoria di Isabella Luconi, nata a Messina il 20 Agosto 1957, morta a Cagliari il 15 Maggio 2012. 

 

Isabella, trasferitasi nel 1972 a Cagliari da Ancona, città di origine della sua famiglia, si è diplomata al liceo Scientifico Pacinotti di Cagliari.

 

Ha conseguito il diploma di Assistente Sociale nel 1990 a Cagliari, la laurea in Scienze Sociali a Trieste nel 2004, e la laurea in Scienze Politiche a Cagliari nel 2011.

 

Ha partecipato a alcuni concorsi letterari, in Sardegna e nella Penisola, classificandosi sempre nelle prime posizioni.

 

Impegnata politicamente dall’età di 14 anni, ha militato nel Fronte della Gioventù, nel M.S.I.-D.N. e in Alleanza Nazionale.

 

E’ stata Assistente Sociale nel Comune di Assemini dal 1992.

Sposata nel 1979 con Roberto Aledda, hanno avuto un figlio, Marco.

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© Roberto Aledda robertoaledda@tiscali.it