DIO MI HA SORRISO.
Ero triste, sola ed abbandonata
Ho alzato gli occhi al cielo e
Dio mi ha sorriso.
Ha mandato il sole a chiamarmi
E il sole mi ha preso per mano
E siamo andati in giro così
Per le strade del mondo.
E dopo mi ha portato
In cielo, davanti a Dio
E Dio mi ha sorriso
Mi ha teso la mano
Abbiamo fatto la pace.
Ed ora sono felice,
felice anche senza di te
perché Dio mi ha sorriso
INUTILE
Non piangere
Tanto è inutile
Non vivere
Tanto è inutile
Non amare
Tanto è inutile
Non ridere
Tanto è inutile
Non soffrire
Tanto è inutile
Nulla vale la pena di fare per
vivere
Ma bisogna vivere per fare qualcosa
Che ne valga la pena.
BUIO
I tuoi occhi verdi
Sul mio corpo
La tua bocca
Sul mio seno
La tua mano
Sul mio viso
La pioggia cade
Cancella tutto
E mi porta via con se
Nel buio
AMORE
Ti amo, fra le pagine di un libro,
ti amo, fra baci rubati al vento,
ti amo, fra i silenzi dei nostri cuori
ti amo fra l’erba senza rugiada
ti amo fra le onde del mare immoto
Amore fra noi, Amore per me,
Amore
per te,
Amore senza fine, Amore senza
parole,
Amore grande, immenso, più di me più di te.
Sopra di noi l’amore scende, ci
bacia e piange
Con noi, sulle nostre gote, dove
brilla una lacrima
Che cancella la nostra ingenuità
LIBERA
Con il volto coperto di sole
Corri nel vento
Corri in cerca dell’amore
Corri fra campi silenti
Nuda, libera,
Ami i fiori, la terra, tutto,
ami il tuo corpo.
Ridi felice di niente.
Silenzio.
Guardi il tuo corpo sanguinare,
urli, hai paura, tremi,
disperata cerchi aiuto.
Piano intorno a te, scompare
La vita, il sole, le tue risate.
Buio.
Sola, schiava di quella libertà
In nome della quale sei vissuta, fra
Le urla esterrefatte del tuo
corpo
nudo
Muori.
L’ALBA
DI
DOMANI
Abbandonare il
proprio
corpo al vento, scivolare dentro l’eternità,
in un lento
stillicidio di ore.
Gridare nel vuoto
i
propri pensieri, sperare che il mare schiuda i
Suoi segreti per
accogliere la tua anima.
E’ sera, il sole,
caldo nemico di giorni senza fine.
scompare
sconfitto
dalle tenebre,
Rimani sdraiata
fra
mille granuli di sabbia.
Affondi nella
loro
infinità le tue lacrime.
Lacrime? Di che?
Di
che cosa?
Forse rabbia,
odio,
amore… vorresti
Ma sono lacrime
di
nulla
Socchiudi gli
occhi,
ove le ciglia hanno fermato una lacrima
Che ora scivola
via
perdendosi nel nulla.
Ti alzi… barcolli…
è
un attimo, poi nulla,
neanche il coraggio
di
morire.
Sconfitta dalla vita
continui
la tua strada verso la vita
Lasciando impronte
di
morte sulla sabbia
Mentre le tenebre
avvolgono la tua ombra,
ora sei rimasta
proprio sola, ad aspettare anche questa notte
l’alba di domani.
SOLO
Silenziosamente solo
Ti ha lasciato.
Non vuoi crederci
Eppure i tuoi amici
Ti avevano avvertito
Che non era una donna per te.
Ma tu l’hai voluta
L’hai amata
L’hai adorata
Ed ora guardi in terra
I piccoli colorati frammenti
del tuo amore
Li raccogli e li scagli lontano da te
nella notte buia, per colorare
la solitudine di qualche bambino
A TUTTE LE MAMME
Un fiore piccolo, fragile, dolce
Un fiore dai mille colori
Dai mille sospiri.
Fiocchi di candida neve cadono
leggeri
Sul piccolo fiore
Poi la pioggia, incessante, nera,
pesante
Scende sopra i delicati petali.
L’inverno è passato
Un raggio di luna illumina di bianco
Il piccolo fiore ancora intatto
Tutto intorno è pace solitudine
Vorrei tornare nel tuo ventre
Per sentire la vita che mi doni
E il caldo abbraccio dell’amore
Sapere sempre, che sei come un fiore
Delicato, fragile, tenero
Per osservarti, scampato alle
tenebre
E illuminato da un raggio di luna
UN UOMO
Un airone bianco
In un cielo di pietra
Mentre un uomo scompare
Nell’infinito azzurro delle sue
illusioni
La sua mente è confusa, il suo
corpo
è stanco.
Ha cercato amore, ha cercato giustizia
Ma gli hanno dato solo frustate
Sul viso coperto di sale.
In questo mondo incompreso
Dove tutti si amano di odio
Ha guardato negli occhi i suoi amici
Più cari e vi ha scorto soltanto
rancore.
Ha guardato un bambino, gli ha teso la mano
L’ha riempita di amore
E ha urlato nel vento il suo
grido
di uomo
UNA CHITARRA
Quattro ragazzi e una chitarra
Quattro sogni ed una sola illusione.
Una donna da amare
Una donna da cercare
Un amore per non morire.
Una nota, un cerchio di fumo
Mentre i fantasmi delle parole
Rivelano veritiere bugie.
Un nome, una via, un bacio
E nasce il ricordo.
Tanti, troppi ricordi nella vostra
Piccola vita, e i ricordi drogano
La mente, quando lo spirito
Non sa più cercare.
Fermatevi, con la vostra
chitarra,
fermatevi,
altrimenti un giorno canterete
soltanto
nei silenzi delle vostre paure
la stridula nota della disperazione
OBLIO
E’ oblio, il fantasma della mia infanzia,
in quei giochi che non ricordo
è l’essenza della mia spiritualità.
Come un’ombra vago nella mia
memoria
e
Mi aggrappo al ricordo dei miei
sentimenti.
Mi sfugge la sensazione della gioia,
mi appare l’orribile dolore.
Fuggo dalla mia mente
Entro nella mia anima
E nella pace di questo attimo
Costruisco giocattoli colorati
Per non piangere la notte
RICORDI
Nella vita di ogni uomo
Esiste il ricordo di un giorno
Lontano.
Un giorno pieno di gioia ,di
grida,
di canti,
di castelli di sabbia, di buche
infinite,
di mari arrabbiati.
Un giorno pieno di corse, di
altalene,
di ginocchia sbucciate
di lacrime dolci, sulle gote
piene
di sale.
Ricordi quel giorno, vero?
Ricordi la mano gentile che
asciugò
il pianto,
Che accarezzò il viso, che ti
strinse al seno.
Ricordi, vero?
Vorresti morire nel ricordo
Di quel giorno lontano.
Vorresti poter non vivere
La tua realtà di uomo.
Vorresti lasciare questo
Mare di angoscia
Vorresti lasciare
Queste note stonate.
Ma non puoi più far niente,
puoi soltanto tacere
e sussurrare nel vento
quel tuo ricordo di quel
giorno lontano.
CRISTALLI
Cristalli di ghiaccio
Consumano le loro
Lacrime di sangue
Nel fuoco ardente
Delle passioni.
Mentre nell’iride cieca
Appare un raggio di sole
Che saltella nelle ciglia
Come un passero solitario
Nel gioco della morte
Tutto appare diverso
Inutile aggrapparsi
Ad un filo di nylon
La corda si spezza
Rimbalzando sulla
Gola insanguinata
Mentre le mani imbrattano
Le mura della tua
Malinconia.
ILLUSIONE
E’ un uomo solo
All’angolo della via
Con il cappello
Calato sugli occhi
Le spalle un po’ curve
Sotto l’impermeabile sbiadito
Ti vedo così in una
Sera un po’ grigia
Mi ricordi quei film
Di un passato lontano
In cui tu sei l’eroe
Il più bello il più bravo.
Mi avvicino nel buio
E con voce un po’ roca
Ti chiedo del fuoco
Poi guardo smarrita
La spenta vetrina
Ti ritrovo bamboccio con
Un sorriso un po’ fatuo.
Inclino la testa
Incurvo le spalle
Ancora una volta
Soltanto illusione
PENSIERO
Ghiaccioli di neve
Increspano onde
Metalliche
Nel susseguirsi lento
Di un monotono
Balbettio.
Il pensiero si perde
In un’oasi di pace
Mentre si apre
Senza rumore, una
Piega malvagia.
L’odio si nasconde
In una viscida sacca
E le unghie di un
Gatto graffiano
Un viso di cera
ORRIBILE
Cicale impazzite
Sulla tomba di
Una povera mosca
Mentre bruchi
Contorti, penetrano
Nelle orecchie, nel
Naso, negli occhi appassiti.
Oh musa che canti la morte, inutile
Nascondere dietro parole
Gentili, l’orribile fine.
Inutile dire, inutile parlare,
nei momenti più cupi
vedi solo vermi schifosi
e ti aggrappi alla vita
e
urli di
angoscia.
Non ti importa più nulla,
né amore, né orgoglio
soltanto il terrore di quei
vermi schifosi.
E ti aggrappi alla vita
Che sfugge lontana
Guardandoti beffarda
Mentre precipiti con gli
Occhi sbarrati
Nella fossa dei vermi
Striscianti.
INGANNO
Non potrai mai sapere
Se la madre dei tuoi
Figli, ti ama.
Ingannevole è il suo
Sorriso,
Ingannevole la morbida
Linea del seno.
Ti guarda, si offre,
la prendi.
E con lei prendi e
Assimili in te,
le ipocrisie del mondo
che odi.
DOLORE
Quando il dolore arriva e si
Siede vicino a te,
è inutile ribellarsi.
Triste compagno e
Mostruoso amico
Ti riempie il cuore di pena
E se il desiderio di fuggire è
Grande, più grandi sono le sue
catene.
Ah, fio destino, che hai rubato
anche il
Ricordo di quei giorni felici.
Quando l’ anima esalava
Profumi dai mille sapori.
Mai più, riesco a sentire il
Suo odore, cerco invano di
ricordarmi
E annaspo inseguendo quel filo sottile
Ma alla fine altro non trovo
Che quel mostruoso dolore
Con lui trascorro le mie giornate
Con lui solo, ormai parlo.
Nessuno per ascoltarti
Nessuno per consolarti
E in questa solitudine immensa
Sprofondo nelle tenebre
E ascolto il rumore della morte, che
Silente e lieve si avvicina per
Rubarmi il soffio della vita
E portarmi via con se nel buio.
L’AIRONE
Un
airone
bianco
in un cielo di pietra
mentre un uomo scompare
nell'azzurro infinito delle
Sue illusioni
La
sua
mente è confusa
il suo corpo è stanco
la sua mano è tesa.
Vorrebbe volare sulle ali
del vento, insieme a quella
bandiera, per cui avrebbe dato
la vita
Ha cercato amore
ha cercato onestà
ha cercato giustizia
ma gli hanno dato solo
frustate sul viso
coperto di sale
ha guardato un bambino
gli ha teso la mano
l'ha riempita di amore
e ha urlato nel
vento il suo grido
di uomo.
NOTTE
Quando la notte è buia e senza
stelle,
Se accendi un piccolo lume non
potrai
Mai trovare la strada, e rimarrai
sola
E smarrita a chiederti perché’.
Ma se al piccolo lume se ne
aggiungono
Altri, la luce sarà più forte e
illuminerà
Di gioia e speranza la lunga
strada
della Vita.
DEDICATO A TUTTI QUEI PICCOLI FIORI
RECISI DALLA GELIDA MANO DI UN UOMO
Mamma, ricordi
quei
giorni lontani,
pieni di gioia,
di
grida, di canti,
di castelli di
sabbia,
di buche infinite
di mari
arrabbiati.
ricordi vero?
A te rivolsi la
mia
supplica,
ma tu muta e
triste,
hai spento nel silenzio
della tua
indifferenza, le note della mia anima.
Padre, appendo
nel
buio della notte
i miei sogni e i
miei
pensieri,
e nel silenzio ascolto
il rantolo
affannoso
del tuo respiro
nell’attimo struggente
in cui rubi la
mia
innocenza.
Padre, ferma
quella
mano.
Mentre nel buio cerco
di costruire
giocattoli colorati
per non piangere
la
notte
una nuvola bianca
si
apre
e sento suonare
lontano
una musica dolce, che
raccoglie le note
della mia
infanzia, calpestata
e
rubata,
da chi non ebbe
pietà
alcuna.
Un battito d’ali,
un
soffio leggero,
sospesa nel vuoto,
la
mia anima tace
lacera e stanca
cerca
conforto,
ma nessuno più
ascolta
la sua disperazione.
Dio, immenso che tutto vedi e tutto perdoni,
perdona anche questa tua figlia,
che ti restituisce in silenzio
la vita che le hai donato.
DEDICATO A CHI SOFFRE
E NON SA PERCHE’
Volavi insieme a noi libero,
poi improvvisamente senza un perché
hai chiuso le tue ali sopra il
tuo
volto.
Se solo potessi spostar un piuma
ed
intravedere
la tua anima, forse potrei
aiutarti
a volare
di nuovo, libero insieme a noi.
PENSIERO D’AMORE
Se ti senti solo prendi la mano
Di chi ti sta vicino
Alza gli occhi verso il cielo
stellato
Io sono lì appeso fra due stelle
Lontano nello spazio
Ma vicino al tuo cuore
Io sono un pensiero d’amore
DEDICATO
A
LUCINA
Se la vita è un attimo,
Averlo trascorso insieme,
Ha trasformato questo
Attimo, in una parentesi che
Racchiude per l’eternità l’amicizia
E il dolce sentimento di volersi
bene
A MIO PADRE
Appendo nel buio della notte
I miei sogni e i miei pensieri,
mentre ascolto in silenzio il tuo
respiro
cerco nel buio infinito, la verità
della
vita
e smarrita mi aggrappo al tuo amore
per bere alla fonte della tua
saggezza